SULLA NOSTRA TAVOLA IERI OGGI E DOMANI
Your browser does not support viewing this document. Click here to download the document.
sulla_nostra_tavola_ieri_oggi_e_domani.pdf | |
File Size: | 4710 kb |
File Type: |
In occasione di Expo 2015, l’associazione “Amici del museo contadino di Colico” sta preparando una mostra dal tema: “Sulla nostra tavola, ieri, oggi domani ….”.
Sarà inaugurata venerdì 24 aprile alle ore 18.00 nell’Auditorium “Michele Ghisla” di Colico (Via alle Torri) e rimarrà aperta fino al 3 maggio. Gli organizzatori si propongono di evidenziare alcune caratteristiche tipiche dell’alimentazione popolare della prima metà del secolo scorso sul territorio colichese. Saranno presentate le modalità per la produzione, per la conservazione e per la preparazione del cibo. L’intento è di fare memoria dell’alimentazione popolare di quel periodo, mettendo in risalto aspetti che possono essere validi anche oggi.
La mostra si articola in diversi stand che mettono in luce i principali alimenti che apparivano sulla tavolo dei nostri antenati, soprattutto nella prima metà del secolo scorso, e che costituivano la base della loro cucina.
L’esposizione si apre con uno stand dedicato alla coltivazione del mais e alla preparazione della polenta, il principale alimento di quegli anni. L’arrivo sul nostro territorio di questo cereale proveniente dalle Americhe ha modificato le abitudini alimentari e ha accompagnato la famiglia contadina fino agli anni 60 del secolo scorso.
Segue uno stand sul pane che nei secoli, sulla tavola dei poveri, ha variato varie volte la sua mistura. Il pane dal suo colore bianco o scuro caratterizzava i ceti sociali.
Accanto vi sarà uno stand in cui si espongono i diversi dolci della cucina tradizionale: la miascia, i pani con frutta secca, i tortelli e il croccante.
Si passa alle produzioni orticole, che costituivano “la carne” sulla tavole dei contadini e delle famiglie meno abbienti. Accanto a esse le erbe commestibili dei prati che risolvevano problemi alimentari o erano un palliativo in tanti momenti di scarsità di altri cibi.
Da lì si va allo stand delle castagne e delle noci: le prime un tempo prezioso alimento che ha sfamato generazioni intere di colichesi e dalle seconde si otteneva l’unico olio del territorio. Segue lo stand della vite e del vino. Il nostro vino non era certo di gran qualità, però la sua produzione era abbondante e apportava qualche guadagno alle famiglie contadine che a volte pagavano l’affitto con quantità di vino.
Di seguto si presentano tre attività economiche e i loro prodotti, che, pur non essendo centrali nell’alimentazione locale, contribuivano a diversificare i piatti in cucina: la pesca, la caccia e la lavorazione del miele. La pesca era praticata dagli abitanti della zona rivierasca del territorio: Laghetto, Colico e soprattutto Olgiasca. Però oltre al pesce di lago, i nostri antenati molto spesso si sfamavano con saràch, pesce di mare essiccato e salato. Un tempo il pesce era un piatto povero e consueto almeno nei giorni di magro.
La seconda parte della mostra illustra le diverse tipologie di allevamenti che rifornivano altri prodotti alimentari sul tavolo dei colichesi, soprattutto il maiale con la varietà dei suoi salumi e il pollame. Grande rilevanza è riservata al latte e ai suoi prodotti, dato che sul territorio nel secolo scorso funzionavano ben sei latterie. Questo stand è sponsorizzato dalla Latteria Sociale di Delebio.
Uno stand, riservato ai prodotti bio e alle produzioni alimentari artigianali locali, tra cui i frati dell’Abbazia di Piona. Con questo stand si desidera indicare alcune direttrici che ci auspichiamo possano integrare gli attuali stili alimentari. Ci sarà pure uno stand che illustra aspetti dell’alimentazione della Valvarrone di ieri e di oggi.
Non sarà trascurata una sezione più teorica. Attraverso pannelli didascalici si passa in rassegna la storia dell’alimentazione sul territorio, cominciando dai popoli primitivi fino agli anni ’60. Parte di questa sezione è stata curata dai Musei Civici di Como.
La mostra si conclude con i prodotti delle ricerche dei bambini delle scuola dell’infanzia di Colico.
L’associazione ringrazia tra i principali collaboratori: “La Bottega del pane” di Morbegno e Colico, la signora Manuela Ciciliani per stand dei cereali, Il CIF di Colico per realizzazione per stand sui dolci tradizionali, i monaci dell’abbazia di Piona, El Macelaar di Colico per stand sul maiale, Il Girasole di Colico per culture bio, la Latteria Sociale di Delebio, per lo stand su allevamento e prodotti caseari e la Latteria di Villatico, il signor Franzetti di Colico e i pescatori di Olgiasca per stand sulla pesca, il gruppo “amici del Presepio di Curcio” per statue di personaggi e di animali, l’Associazione “Tira sü la cler” di Gravedona, Corrado Galperti e Leyla Fumagalli per l’orto e le erbe commestibili, l’Eco Museo della Valvarrone, i frati dell’Abbazia di Piona, la scuola dell’infanzia di Colico, e tanti altri. Un grazie particolare all’associazione Rotary Club di Colico e la Società Operaia di Colico per il loro generoso contributo.